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Similemente quella con cui andava,
con le parole sue faccendo fretta,
sovente all altre cose mi chiamava.
Il dir ch io vi faceva:  Un poco aspetta  ,
non mi valeva, per ch io mi voltai 50
verso la terza faccia a man diretta.
Aveavi certo da mirare assai
pi ch io dir non potr, perch era in questa
cosa stupenda che ivi l notai.
Con aurea gonna e aurea corona in testa 55
donna vi vidi in aureo tron locata,
cinta d aurei trofei, in gioiosa festa:
onde esser lei Ricchezza ai mortai grata
e al ciel conobbi ed alli regni diri,
quando fuor di ragion non sia usurpata. 60
Ritratto dentro al loco de disiri
vidi d argento e d oro un monte in quello,
con molta gente intorno in molti giri.
Rompea chi con accetta o con martello,
chi con piccone o uncino; e un infinito 65
popol vi vidi graffiante d ello.
E ciaschedun parea pronto ed ardito,
non rispettando  l picciolo il maggiore,
chi pi potea pi empieva suo appetito.
Letteratura italiana Einaudi 187
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
Gente era l di molto gran valore 70
in vista, avenga che la lor viltate
pur si scopria per il bestial romore.
Givano alcuni per cupiditate
cacciando or questo or quel con duol a morte,
per prenderne essi maggior quantitate; 75
iniqua tirannia rubesta e forte
usavan altri con fatti e con detti,
pigliandon pi che la dovuta sorte.
Alcuni v eran che i lor mantelletti
se n avean pieni, e per volerne ancora 80
abbandonavan tutti altri diletti.
Tra quella gente che quivi dimora
conobbi molti, e vidivine alcuno
ch aver preso di quello ora ne plora
e forse ne vorrebbe esser digiuno; 85
ma, cosa fatta, all uom pentir non vale,
e puolla a rietro ritornar nessuno:
altro pensare avanti, altro poi  l male.
Letteratura italiana Einaudi 188
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
CANTO XIII
Mirando i quella turba s gulosa
di quel per che s affanna la pi gente,
per esserne nel mondo copiosa,
entrato fra  l tesoro pi eccellente
vi vidi Mida, in tal vista che sazia 5
saria appena di tutto possedente,
non bastandoli aver avuto grazia
dall iddii che ci ch ello toccasse
doventasse oro: e chi d oro si sazia?
Di rietro a lui parea che ne tirasse 10
gi Marco Crasso assai, avenga dio
che dalla bocca ancor li traboccasse.
Allato lui con isciolto disio
quell Attila che  n terra fu flagello
s affaticava, ben che pag  l fio: 15
nelle sue man tenendo un gran scalpello
feriva sovra il mezzo all aureo monte,
e gran masse levava via di quello.
Dall altra parte con superba fronte
Narsete v era, con un azza in mano 20
di punte agute al penetrar ben pronte.
Ognor che su vi dava non invano
tirava il colpo a s, ma gran cantoni
gi ne faceva ruinare al piano,
impiendo di quel s con suoi predoni 25
ed ogni sciolta voglia adoperando,
dannava le giustizie e le ragioni.
L vidi ancora al monte fariando
Neron spietato con l anima accesa,
di quello a terra gran parte tirando; 30
ma di cotal rapina ed ampia presa
del bel tesoro, or qual gittava via,
or qual mettea in disordinata spesa.
Letteratura italiana Einaudi 189
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
Ivi di dietro un poco a lui seguia
con una scura in man Polinestore, 35
e quanto pi potea quivi feria,
ora col colpo faccendo romore,
ora mettendo biette alla fessura
quando la scura ritirava fuore,
forte temendo che l alta apritura 40
si richiudesse; e quanto pi en spezzava,
tanto cresceva pi l ardente cura.
Appresso lui tutto  l monte graffiava
Pimmaleon con uncin forte e aguto,
col qual gran massa a piedi sen tirava. 45
L acerbo Dionisio conosciuto
v ebbi mirando fra la gente folta,
ch a tor dell oro non voleva aiuto.
L si ficcava tra la turba molta
con grave ronca in man tagliando, e presto 50
di quel feva in gran cumol gran ricolta:
impiendo l insaziabil suo funesto
voler, sprezzava e misura e pietate,
che fu cagion del suo ensegnar molesto.
Rabbido appresso con sua crudeltate 55
Falars si vedeva recidendo
del monte non mediocre quantitate,
e via di quindi di quel trasferendo;
poi, arrotata l ingrossata azzetta,
apprestato tornava qui correndo. 60
Con furiosa e minaccevol fretta
quivi vedeasi Pirro accompagnato
da mal disposta ed ispiacevol setta.
A molti l per forza avean levato
a cui cesta di collo, a cui di seno 65
rubavan l oro lor ch avean rubato.
Ridendo po fra lor se ne facieno
beffe ed ischerni di quei cattivelli,
ch a cavar quel fatica avuto avieno.
Letteratura italiana Einaudi 190
Giovanni Boccaccio - Amorosa visione
Ancora vidi i star presso di quelli 70
il dispietato ed iniquo Tereo,
di quel tesoro prender nel qual elli
fatica non dur mai come feo
quegli a cui lo rapiva; e dopo lui
pien d oro dimorava Tolomeo. 75
Ivi era Fisistrato, per la cui
cura pi scrigni ripieni e calcati
tirati vidi qual carri da bui. [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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